“Si può pensare di gettare un ponte pian piano fra il nostro dentro ed il nostro fuori…. La vita deve uscire, venir fuori come il sudore: la forza dirompente delle nostre immagini interiori, belle o brutte, devono uscire nel reale per diventare un pezzo di realtà in più” (da “Disegno e creatività” di M. Milner)L’Arte Terapia è nata negli anni ’40 negli USA: il programma della Formazione di Art Therapy Italiana (www.arttherapyit.org) nasce da un’integrazione dell’esperienza maturata dalla scuola americana con la tradizione culturale e sociale del nostro paese.
Si pone innanzitutto l’accento sul fatto che l’arte è la ricerca di una forma simbolica entro cui esprimere sentimenti umani. Afferma Robbins, arte terapeuta e psicanalista, ispiratore della Scuola di Formazione ATI: “Considero il processo creativo come la costante ridefinizione di ciò che non ha forma in una forma…”. Dare forma è dare un contorno, quindi contenere e ordinare il caos interno dei sentimenti. La peculiarità dell’arteterapia è quella di muoversi nell’area non verbale dell’esperienza, ovvero in un’area primitiva e sconosciuta: tuttavia l’arteterapia non svaluta la parola ed il linguaggio, semmai colloca sul medesimo piano il gesto e la parola, il non verbale ed il verbale, ricreando le condizioni indispensabili affinché la comunicazione possa essere ristabilita partendo dall’esperienza autentica”.
L’Arte Terapia, individuale o di gruppo, è una metodologia d’intervento riabilitativo, in cui il processo creativo e l’uso di modalità espressive facilitano lo sviluppo psico-sociale, cognitivo ed affettivo del soggetto.
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